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Transizione 4.0: nuove procedure per il 2025

copertina del nuovo decreto direttoriale legato al piano transizione 4.0.
 
Il decreto direttoriale del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) pubblicato il 15 maggio 2025 definisce le nuove modalità per l'accesso ai crediti d’imposta previsti dal piano Transizione 4.0, tra cui spicca l'obbligatorietà della prenotazione preventiva delle risorse.

Le novità per gli investimenti 4.0

Il piano Transizione 4.0, ideato per supportare le imprese italiane nell'acquisto di beni strumentali materiali e immateriali, aveva subito importanti cambiamenti già con la Legge di Bilancio per il 2025:
  • Eliminazione incentivo per i software: l’aliquota del 10% inizialmente prevista è stata eliminata; 
  • Estensione temporale: il credito d'imposta è stato esteso fino al 31 dicembre 2025 (o fino al 30 giugno 2026 a determinate condizioni);
  • Limite di spesa: è stato fissato un tetto massimo di 2,2 miliardi di euro per le agevolazioni.
Proprio per monitorare il rispetto del tetto di spesa da 2,2 miliardi previsto dalla Legge di Bilancio, il decreto direttoriale del MIMIT ha introdotto una nuova procedura per l’accesso ai fondi:
  • Iter procedurale di prenotazione: l’impresa che intende accedere ai fondi per il piano Transizione 4.0 dovrà seguire un preciso iter procedurale di prenotazione, senza il quale non sarà possibile accedere poi alla fase operativa della fruizione.

Procedura di prenotazione dei fondi: come funziona il nuovo iter

Il nuovo decreto introduce un sistema di prenotazione che segue un preciso iter procedurale:
  1. Comunicazione preventiva: l'impresa deve trasmettere il modello di comunicazione in via preventiva (entro e non oltre il 31 gennaio 2026), indicando l'ammontare complessivo degli investimenti previsti e del relativo credito d'imposta;

  2. Conferma dell'acconto: entro 30 giorni dall'invio della prima comunicazione, l'impresa deve trasmettere una nuova comunicazione che attesti il pagamento di almeno il 20% del costo di acquisizione;

  3. Comunicazione di completamento: al termine degli investimenti, l'impresa deve trasmettere un'ulteriore comunicazione entro il 31 gennaio 2026 (per investimenti ultimati entro il 31 dicembre 2025) o entro il 31 luglio 2026 (per investimenti ultimati entro il 30 giugno 2026).
Il mancato rispetto di queste scadenze e modalità comporta l'impossibilità di fruire del credito d'imposta.

Fruizione del credito: la comunicazione all’Agenzia delle Entrate

Il MIMIT trasmette mensilmente all'Agenzia delle Entrate l’elenco delle imprese che sono ammesse a fruire dell’agevolazione. Ecco come funziona questo processo:
  • l’elenco viene trasmesso entro il quinto giorno lavorativo di ogni mese;
  • le imprese vengono selezionate in base all'ordine cronologico con cui hanno inviato la comunicazione preventiva iniziale;
  • l'elenco include l'ammontare del credito utilizzabile in compensazione per ciascuna azienda;
  • Importante: solo le aziende che hanno già inviato la comunicazione di completamento degli investimenti vengono incluse nell’elenco mensile.
In caso di esaurimento del fondo, le comunicazioni restano valide e si intendono in ogni caso trasmesse. Saranno quindi ritenute utili in caso di nuova disponibilità di risorse.

Il credito d’imposta è utilizzabile in compensazione presentando il modello F24 attraverso i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle entrate, pena il rifiuto del versamento, a partire dal giorno 10 del mese successivo a quello della trasmissione dei dati dal Ministero delle imprese e del made in Italy all’Agenzia delle entrate.

Cosa fare se avete già presentato la domanda

Per le imprese che, alla data di pubblicazione del nuovo decreto, hanno già comunicato tramite il precedente modello investimenti relativi al 2025, è prevista una procedura specifica:
  • Entro 30 giorni dall'entrata in vigore del nuovo decreto, dovrà essere trasmesso il nuovo modello di comunicazione;
  • La prenotazione delle risorse seguirà l'ordine cronologico della comunicazione preventiva già trasmessa;
  • Sarà comunque necessario adempiere agli obblighi di comunicazione dell'acconto e del completamento entro i tempi previsti.
Le imprese che non adempiono a queste indicazioni entro il termine previsto dovranno ripresentare il modello di comunicazione secondo le nuove disposizioni, perdendo la priorità acquisita.

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