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Novità Legge di Bilancio 2025: cosa cambia nelle agevolazioni

Timbro con la scritta 'Approved' appoggiato su documenti su un tavolo, a simboleggiare l'entrata in vigore della Legge di Bilancio 2025.
La Legge di Bilancio per il 2025, approvata definitivamente il 30 dicembre 2024, ha introdotto significativi cambiamenti nelle agevolazioni che riguardano le imprese italiane, in particolare quelle coinvolte nel processo di digitalizzazione e innovazione tecnologica.

Tra le principali novità, spiccano gli aggiornamenti al piano Transizione 4.0 e Transizione 5.0, con nuove opportunità per le aziende che investono in beni strumentali avanzati e promuovono l’occupazione. Inoltre, la legge ha introdotto un nuovo incentivo, l'IRES premiale, volto a favorire gli investimenti e l'assunzione di nuovi dipendenti.

Le modifiche al Piano Transizione 4.0

Il piano Transizione 4.0,  ideato per supportare le imprese italiane nell'acquisto di beni strumentali materiali e immateriali, ha subito un’importante modifica: l’eliminazione dell'incentivo destinato  all’acquisto di beni come i software. Infatti, l'aliquota del 10% inizialmente prevista per il 2025 è stata cancellata, limitando il supporto alle aziende impegnate nell'innovazione digitale attraverso l'acquisizione di questi strumenti  immateriali.

Un altro aspetto rilevante riguarda l'introduzione di un limite di spesa per gli investimenti in beni strumentali materiali. Il credito d’imposta 4.0 per gli investimenti sarà ancora disponibile fino al 31 dicembre 2025, ovvero fino al 30 giugno 2026 a condizione che entro la fine del 2025 l’ordine di acquisto sia stato accettato dal venditore e sia stato inoltre pagato un acconto per almeno il 20% del totale. Tuttavia lo Stato ha deciso di porre un tetto massimo di spesa di 2,2 miliardi di euro per questa agevolazione, bloccando qualsiasi richiesta di credito d’imposta arrivi a sforarne la soglia.

Di conseguenza, per le imprese che vorranno usufruire di questo credito, è prevista la modifica del processo di comunicazione al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, che, una volta effettuata la nuova prenotazione, invierà l’elenco delle imprese beneficiarie all’Agenzia delle Entrate in ordine cronologico. Una volta raggiunto il limite di spesa, l'accesso al credito sarà chiuso.

Scopri qui come richiedere il credito d’imposta 4.0.

Le novità del Piano Transizione 5.0

Il piano Transizione 5.0, a supporto delle imprese nell’adozione di tecnologie avanzate, è stato modificato con l’obiettivo di renderlo  più accessibile e vantaggioso.

La principale novità riguarda la possibilità di cumulare il piano con altre agevolazioni fiscali. In particolare, viene rimosso il vincolo che escludeva la cumulabilità con incentivi basati su risorse europee, come quelli del Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (FESR). Le aziende potranno ora combinare il piano Transizione 5.0 con incentivi regionali e altri crediti d’imposta, a patto che le stesse spese non siano coperte da due agevolazioni differenti.

Inoltre, gli scaglioni di investimento sono stati riformulati per semplificare l’accesso alle agevolazioni.
I primi due scaglioni, che coprivano investimenti fino a 2,5 milioni e tra 2,5 e 10 milioni, sono ora unificati in un solo scaglione che copre investimenti fino a 10 milioni di euro. Ciò implica che le aliquote del 35%, 40% e 45% sono ora applicabili a una fascia di investimento più ampia, rendendo il piano ancora più conveniente per le imprese che intendono investire somme considerevoli.

In aggiunta, il piano Transizione 5.0 introduce incentivi specifici per il settore fotovoltaico, con aumenti significativi nelle percentuali di maggiorazione: 
  • dal 30% per i pannelli di tipo A,
  • al 40% e 50% per i pannelli di tipo B e C. 
Vengono inoltre semplificate le procedure per le imprese che sostituiscono macchinari obsoleti (cioè che hanno terminato da almeno 2 anni il periodo di ammortamento), con l’eliminazione del calcolo del risparmio energetico nel caso in cui ci si intenda avvalere di un credito pari al 35%.

Qui la procedura di presentazione della domanda sul portale GSE per ricevere il credito d’imposta 5.0.

IRES Premiale: Un nuovo incentivo per le imprese

Una delle novità più attese riguarda l'introduzione dell'IRES premiale, un incentivo che premia le imprese che investono in beni strumentali 4.0 o 5.0 e creano nuovi posti di lavoro. Le aziende che, nel 2024, hanno accantonato almeno l’80% dei loro utili e reinvestito almeno il 30% in beni strumentali 4.0 potranno beneficiare di una riduzione dell’IRES del 4% sull'intero utile del 2025.

Per beneficiare di questo incentivo, le imprese dovranno rispettare alcune condizioni:
  • l’investimento minimo in beni strumentali 4.0 deve essere di almeno 20.000 euro,
  • dovranno mantenere l’occupazione media del triennio 2022-2024, con un incremento di almeno l’1% nell’organico tramite nuove assunzioni a tempo indeterminato.
L’impatto di questa misura è significativo: si stima che circa 18.000 imprese potrebbero beneficiare dell’IRES premiale, con investimenti complessivi che potrebbero raggiungere 11 miliardi di euro tra il 2025 e il 2026. L’incentivo potrebbe contribuire alla creazione di circa 109.000 nuovi posti di lavoro, stimando un costo per le casse dello stato di circa 466,6 milioni di euro per il 2025 e il 2026.

Cosa possiamo fare per te?

Le modifiche ai piani Transizione 4.0 e 5.0, insieme all'introduzione dell'IRES premiale, rappresentano un’importante occasione per le aziende che vogliono investire nel proprio sviluppo e rafforzare la loro competitività sul mercato globale.

Con Archita Engineering hai la possibilità di rivolgerti a un interlocutore unico sempre preparato ed aggiornato, in grado di supportarti nella valutazione degli incentivi più adatti alla tua azienda.

Il nostro team di ingegneri altamente qualificati in innovazione ti seguirà con cura durante l'intero processo di investimento nell'Industria 4.0 e 5.0.

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