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Nuovo Piano di Transizione 5.0: differenze rispetto la Transizione 4.0 e vantaggi per le PMI

Piano di Transizione 5.0
Nel cuore dell'evoluzione industriale italiana emerge il nuovo Piano di Transizione 5.0, un ambizioso progetto che si propone di ridefinire le prospettive dell'industria nazionale.
Integrando il precedente Piano 4.0, il Piano 5.0 sottolinea l'importanza della sostenibilità, della centralità della persona e della resilienza
In questo articolo, esploreremo le sfide e le opportunità che questa transizione offre, concentrandoci sul suo impatto sulle piccole e medie imprese italiane.

Cosa significa Transizione 5.0?


La fondamenta della Transizione 5.0 poggiano su tre pilastri fondamentali:
  1. Centralità delle persone
  2. Sostenibilità 
  3. Resilienza
Mentre la Transizione 4.0 si concentrava sull'adozione di tecnologie all'avanguardia, come l'intelligenza artificiale, il cloud computing e la robotica, la Transizione 5.0 va oltre.
La Transizione 5.0 implica il passaggio da un modello di sviluppo lineare basato sui combustibili fossili a uno circolare e basato sulle fonti rinnovabili
L'obiettivo principale è spingere l'industria italiana verso una direzione più sostenibile, basata sul riciclo, il riuso e la rigenerazione delle risorse, sostenendo la revisione dei processi produttivi in chiave green attraverso l'implementazione delle tecnologie digitali.

Il perché del passaggio da Transizione 4.0 a 5.0

La decisione di avviare una transizione verso l’industria 5.0 significa spingere maggiormente su fattori inerenti a sostenibilità e benessere delle persone, senza rinunciare alle tecnologie avanguardistiche al centro della transizione 4.0. 

Per rendere possibile questo passaggio, la Commissione Europea ha dato il via libera alla proposta italiana di modifica del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), includendo l'integrazione del programma RePowerEU e destinando 6,3 miliardi di euro al Piano Transizione 5.0. Questo piano prevede incentivi suddivisi in tre moduli: uno dedicato all'efficienza energetica, uno all'autoconsumo e uno alla formazione. 

L'accento principale è posto sull'efficienza energetica nei processi produttivi, con crediti d'imposta che variano in base agli obiettivi di certificazione di efficienza. Il pacchetto 5.0 offre un supporto significativo per gli investimenti delle imprese in innovazione digitale orientata al verde, includendo anche spese per la formazione del personale.

Per quanto riguarda cosa prevede – nello specifico – la nuova formula di incentivi ne abbiamo parlato nell’articolo “Transizione 5.0: dalla Commissione UE 6,3 miliardi di incentivi destinati alle PMI”, consultabile in qualsiasi momento.   

Da Transizione 4.0 a 5.0, cosa cambia per le PMI?


Complessivamente, gli obiettivi della Transizione 5.0 sono consolidare e potenziare gli sforzi precedentemente compiuti dalla Transizione 4.0. L'automazione delle misure fiscali, che ha favorito la partecipazione attiva delle PMI, ora si orienta verso beni immateriali 4.0, ricerca e sviluppo, e formazione. 

Come ormai è chiaro, per rendere possibile la transizione verso l'industria 5.0 sarà necessario uno sforzo maggiore rispetto un semplice utilizzo delle tecnologie all’avanguardia identificate dall'Europa; infatti, le PMI che desiderano essere  apripista in questa nuova concezione industriale devono dedicare sforzi significativi anche alla gestione delle risorse umane.

Le nuove sensibilità sociali contemporanee obbligano le imprese tutte a ripensare i propri modelli di business: il rispetto delle priorità dei lavoratori dipendenti e l'attenzione per il pianeta sono cruciali per affrontare le sfide del mercato e della società in evoluzione. 

Da ciò è possibile dedurre che i futuri finanziamenti per gli investimenti nella Transizione 5.0 saranno rilasciati a quelle imprese che punteranno sulla certificazione della propria realtà, sia a livello ambientale che sociale.

Ad esempio, il rispetto dei principi ESG (ambientali, sociali e di governance) diventa un punto di riferimento cruciale per lo sviluppo industriale, anche se reinterpretati in una prospettiva innovativa. 

Cosa possiamo fare per te

Archita Engineering è pronta ad assistere la tua azienda nell'ottenere accesso ai finanziamenti per la Transizione 5.0. Offriamo servizi di certificazione in linea con i principi di sostenibilità ESG, consolidando la tua responsabilità ambientale, sociale e di governance. 

Potrai contare su un partner affidabile, grazie al team di esperti dedicati pronti a guidarti attraverso il processo con competenza e professionalità.

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Foto di Francesco Vigliaturo, direttore tecnico di Archita Engineering.

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