Efficienza energetica aziendale: indicatori, vantaggi e opportunità

In un contesto economico e ambientale sempre più complesso, l'efficienza energetica applicata al contesto aziendale si configura come una leva strategica fondamentale. Non si tratta solo di una questione di "risparmio", ma di un vero e proprio approccio innovativo che può portare benefici concreti in termini di competitività, sostenibilità e resilienza.
Efficienza energetica: consumare meno, produrre meglio
L'efficienza energetica si definisce come la capacità di ottenere gli stessi risultati (o risultati migliori) utilizzando meno energia.
In termini pratici, per un'azienda significa produrre lo stesso numero di beni o servizi, mantenere lo stesso livello di comfort negli uffici, o garantire la stessa operatività dei processi produttivi, ma consumando una quantità inferiore di energia. Questo miglioramento dell'efficienza energetica si traduce direttamente in minori costi e maggiore sostenibilità.
Non si tratta di "fare a meno", ma di "fare meglio". L'efficienza energetica non implica una riduzione delle prestazioni o un sacrificio della qualità, bensì un utilizzo più intelligente e ottimizzato delle risorse energetiche disponibili.
Per comprendere appieno il concetto, è utile fare un esempio concreto: un impianto di illuminazione obsoleto in un capannone industriale potrebbe consumare una grande quantità di energia per fornire un'illuminazione adeguata. Sostituendo le vecchie lampade con nuovi sistemi LED ad alta efficienza, si otterrà la stessa (o addirittura migliore) illuminazione, ma con un consumo energetico significativamente inferiore.
Efficienza energetica vs. risparmio energetico: qual è la differenza?
Spesso i termini "efficienza energetica" e "risparmio energetico" vengono utilizzati in modo intercambiabile, ma è importante comprendere la sottile ma cruciale differenza tra i due concetti, specialmente quando si parla di efficienza energetica nel contesto aziendale:
- Risparmio energetico: riduzione del consumo totale di energia, ottenuta generalmente attraverso la diminuzione della quantità di servizi energetici utilizzati. Ad esempio, spegnere le luci in stanze non utilizzate, ridurre il riscaldamento, o diminuire l'utilizzo di macchinari. Il risparmio energetico implica spesso un cambiamento nelle abitudini o una riduzione delle attività.
- Efficienza energetica: ottimizzazione dell'uso dell'energia per ottenere lo stesso risultato con meno risorse. L'efficientamento energetico mira a migliorare i processi e le tecnologie per ridurre gli sprechi e massimizzare la resa energetica, senza necessariamente ridurre il livello di attività o comfort.
Per le aziende, puntare all'efficienza energetica significa investire in soluzioni durature, poiché si tratta di un approccio più strategico e sostenibile nel lungo termine rispetto al semplice risparmio energetico.
Misurazione dell’efficienza energetica industriale: gli indicatori chiave
Misurare l'efficienza energetica industriale è fondamentale per valutare le prestazioni attuali, identificare aree di miglioramento e monitorare i progressi nel tempo. Per la misurazione dell’efficienza energetica in ambito aziendale esistono diversi indicatori e metodologie.
Gli indicatori chiave includono:
- Intensità energetica: rapporto tra il consumo di energia e un'unità di output (es. fatturato, unità prodotte, metri quadrati riscaldati). Un valore più basso indica una maggiore efficienza energetica;
- Indici di prestazione energetica (EPI - Energy Performance Indicators): indicatori specifici per diversi processi o sistemi (es. kWh consumati per unità di prodotto, consumo energetico per mq di ufficio, litri di carburante per km percorso). Gli EPI sono utili per monitorare il miglioramento dell'efficienza energetica di specifici processi;
- Consumo energetico specifico (SEC - Specific Energy Consumption): consumo di energia per unità di prodotto o servizio, particolarmente utile per confrontare le prestazioni nel tempo o con altre aziende del settore e valutare il miglioramento dell'efficienza energetica relativo.
Le metodologie per il calcolo dell’efficienza energetica sono:
- Audit energetico: analisi dettagliata dei consumi energetici aziendali, volta a identificare inefficienze, sprechi e potenziali interventi di miglioramento dell'efficienza energetica. L'audit energetico è un passo fondamentale per definire una strategia di efficientamento energetico per le aziende;
- Sistemi di Gestione dell'Energia (SGE) - ISO 50001: standard internazionale che fornisce un framework per implementare e gestire un sistema di gestione dell'energia in azienda, con l'obiettivo di migliorare continuamente le prestazioni energetiche. La certificazione ISO 50001 dimostra l'impegno dell'azienda verso l'efficienza energetica;
- Benchmarking energetico: confronto delle prestazioni energetiche della propria azienda con quelle di aziende simili del settore, per identificare best practice e aree di miglioramento dell'efficienza energetica.
La misurazione dell'efficienza energetica richiede una raccolta dati precisa e costante sui consumi energetici aziendali. È fondamentale implementare sistemi di monitoraggio energetico che permettano di:
- registrare i consumi, utilizzando contatori intelligenti, sensori e sistemi di acquisizione dati;
- analizzare i dati attraverso software di analisi energetica per identificare trend, anomalie e aree critiche;
- tenere traccia delle prestazioni, grazie a report periodici per monitorare i progressi e comunicare i risultati agli stakeholder, evidenziando il miglioramento dell'efficienza energetica ottenuto.
Perché è importante investire in efficienza energetica?
Investire nell'efficienza energetica in azienda non è solo una scelta etica e responsabile, ma anche una decisione strategica che porta numerosi vantaggi tangibili, sia nel breve che nel lungo termine. Il miglioramento dell'efficienza energetica per le aziende è quindi un investimento profittevole, poiché consente di:
- ridurre i costi energetici: il beneficio più evidente è la diminuzione delle bollette energetiche, che si traduce in un risparmio significativo sui costi operativi grazie all'efficientamento energetico;
- aumentare la competitività: riducendo i costi di produzione e operativi, l'efficienza energetica permette di offrire prodotti e servizi a prezzi più competitivi sul mercato;
- migliorare la resilienza ai prezzi dell'energia: un'azienda efficiente è meno vulnerabile alle fluttuazioni dei prezzi dell'energia, garantendo una maggiore stabilità e prevedibilità dei costi grazie all'efficientamento energetico;
- valorizzare gli asset immobiliari: edifici e impianti efficienti dal punto di vista energetico acquisiscono maggior valore di mercato, aumentando il patrimonio aziendale;
- accedere a finanziamenti agevolati: molti istituti finanziari offrono condizioni di finanziamento più vantaggiose per progetti di efficientamento energetico, riconoscendone il valore e la sostenibilità.
Oltre ai vantaggi materiali che un’azienda può ottenere, esistono una serie di benefici che riguardano l’ambiente, come la riduzione delle emissioni di gas serra, che porta con sé un minore impatto ambientale e un conseguente miglioramento della qualità dell’aria.
A tutti questi, si sommano anche profitti immateriali, in termini di reputazione e di immagine aziendale: un impegno autentico e dimostrabile verso l'efficienza energetica proietta un'immagine positiva dell’azienda verso tutti gli stakeholder, rafforza la posizione rispetto ai concorrenti in termini di Corporate Social Responsibility (CSR), e aiuta ad attrarre e fidelizzare non sono i clienti, ma anche i lavoratori stessi dell’azienda.
Efficienza energetica: opportunità trasversale tra settori aziendali
Sebbene alcuni settori aziendali siano maggiormente propensi ad investire in efficientamento energetico, spinti da fattori specifici come elevati consumi energetici, normative stringenti o forte sensibilità ambientale, l’interesse verso questo tema risulta essere trasversale e applicabile a tutti i settori.
Ad oggi, i settori leader nell'efficienza energetica aziendale sono:
- Industria manifatturiera: settore ad alta intensità energetica, con grandi potenzialità di risparmio attraverso l'ottimizzazione dei processi produttivi, l'utilizzo di tecnologie più efficienti e il recupero di calore.
- Edilizia e costruzioni: responsabile di una quota significativa dei consumi energetici globali. L'efficientamento energetico degli edifici, sia esistenti che di nuova costruzione, è cruciale per il miglioramento dell'efficienza energetica complessiva. Si investe in isolamento termico, sistemi di riscaldamento e raffrescamento efficienti, illuminazione a LED e domotica.
- Trasporti e logistica: fortemente dipendente dai combustibili fossili. L'efficienza energetica nei trasporti si persegue attraverso l'utilizzo di veicoli più efficienti (elettrici, ibridi), l'ottimizzazione delle rotte e della logistica, e la promozione di modalità di trasporto sostenibili. Il miglioramento dell'efficienza energetica in questo settore ha un grande impatto.
- Settore terziario: pur non essendo tradizionalmente considerato energivoro come l'industria, presenta importanti opportunità di efficientamento energetico, soprattutto negli edifici (illuminazione, climatizzazione, isolamento) e nei processi (IT, apparecchiature).
- Agricoltura e agroalimentare: consuma energia per l'irrigazione, la produzione in serra, la trasformazione e la conservazione dei prodotti. L'efficienza energetica si persegue attraverso l'ottimizzazione dei sistemi di irrigazione, l'adozione di tecnologie di conservazione a basso consumo e l'autoproduzione di energia da fonti rinnovabili.
In generale ogni tipo di attività può beneficiare di un efficientamento energetico studiato su misura per ottenere vantaggi in termini di riduzione dei costi, aumento della competitività, miglioramento della reputazione e contributo alla sostenibilità ambientale.
Incentivi fiscali per l'efficientamento energetico
Per incentivare gli investimenti nell'efficienza energetica, le aziende italiane hanno a disposizione diversi incentivi fiscali. Tra quelli disponibili per il 2025 troviamo il Fondo Energia per le aziende con sede in Emilia Romagna, i Bandi della CCIAA di Modena per la transizione energetica e della CCIAA di Bologna per gli impianti fotovoltaici e infine il bando Nazionale Mimit per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili. Queste sono alcune delle opportunità in grado di ridurre significativamente il costo degli interventi di efficientamento energetico e accelerare il ritorno sull'investimento.
Fondo Energia Emilia Romagna
Il Fondo Energia Emilia Romagna è un fondo rotativo di finanza agevolata a compartecipazione privata, che offre finanziamenti fino a 1.000.000 di euro, con una durata massima di 96 mesi.
Tra gli interventi finanziabili grazie a questo fondo troviamo:
- Interventi di efficientamento energetico degli edifici
- Installazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili
- Adozione di tecnologie innovative per la riduzione dei consumi energetici
Per maggiori informazioni su chi può accedervi e come presentare domanda, leggi l’articolo Fondo Energia Emilia Romagna: finanziamenti per la Green Economy.
Bando CCIAA di Modena per la transizione energetica
Il Bando CCIAA di Modena per la transizione energetica offre finanziamenti alle MPMI di tutti i settori, tramite l’utilizzo di contributi a fondo perduto (voucher), per progetti che prevedono la consulenza e la formazione, da parte di figure altamente qualificate e competenti, per l’avvio o il potenziamento dei processi di transizione energetica.
L’importo unitario massimo è di euro 5.000 e l’entità massima dell’agevolazione non può superare il 50% delle spese ammissibili.
Bando CCIAA di Bologna per gli impianti fotovoltaici
La Camera di Commercio di Bologna assegna contributi a fondo perduto a favore delle MPMI bolognesi al fine di sostenere l’aumento della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, attraverso l’installazione di impianti fotovoltaici e/o eolici.
I contributi sono assegnati a fondo perduto nella misura del 50% delle spese
ammissibili, con limite massimo di euro 20.000.
Bando Nazionale MIMIT per l’autoproduzione di energia
Questo Bando Nazionale supporta le PMI nella realizzazione di programmi di investimento finalizzati all’autoproduzione di energia elettrica, mediante l’installazione di impianti solari fotovoltaici o di impianti mini eolici.
Possono beneficiare dell’agevolazione le PMI operanti sull’intero territorio nazionale che intendono investire in un progetto non inferiore a euro 30.000 e non superiore a 1 milione di euro.
Cosa possiamo fare per te
Con Archita Engineering potrai affidarti a figure esperte in ambito energetico, in grado di valutare le soluzioni più in linea alla tua realtà e alle tue esigenze.
Attraverso i servizi di studio di efficienza energetica, audit energetico e diagnosi Energetica valuteremo le opportunità di miglioramento per la tua realtà e ti supporteremo lungo tutto il processo di transizione energetica.
Non rimandare questa opportunità di crescita, inizia oggi stesso ad investire in un futuro più competitivo ma soprattutto sostenibile.
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