LE MISURE DEL PIANO INDUSTRIA 4.0 - IL CONSUNTIVO PER L'IPER AMMORTAMENTO 2017 E 2018
L'IPER AMMORTAMENTO HA STIMOLATO OLTRE 25 MILIARDI DI INVESTIMETNI NEL 2017 E 2018.
All’interno dell’ultimo rapporto “Un cambio di paradigma per l’economia italiana: gli scenari di politica economica” pubblicato da Centro Studi confindustria si vedono i dati di consuntivo relativi al 2017 e 2018 dove emerge che il valore degli investimenti generato dall’iper ammortamento supera i 25 miliardi, con un incremento del 50% dal 2017 al 2018.
A fruire maggiormente del beneficio, contrariamente a quanto sostenuto negli ultimi anni, sono state le PMI.
“La disaggregazione dell’ammontare di investimenti effettuati per dimensione dei beneficiari dell’iper ammortamento mostra una prevalenza di PMI"
Quanto ai settori, il manifatturiero si conferma il maggiore beneficiario della misura agevolativa, con un peso pari all’81,7% (82,6% nel 2017). Segue, molto distanziato, il settore del commercio (7,0% nel 2018, 6,5% nel 2017).
Non ci sono sorprese invece sulla distribuzione territoriale dove gli investimenti agevolati sia nel 2017 sia nel 2018 sono provenuti in larga parte da società di capitali con sede legale nel Nord Italia.
Anche con le novità del 2020 la normativa dimostra una continuità ed un'opportunità da cogliere.
All’interno dell’ultimo rapporto “Un cambio di paradigma per l’economia italiana: gli scenari di politica economica” pubblicato da Centro Studi confindustria si vedono i dati di consuntivo relativi al 2017 e 2018 dove emerge che il valore degli investimenti generato dall’iper ammortamento supera i 25 miliardi, con un incremento del 50% dal 2017 al 2018.
A fruire maggiormente del beneficio, contrariamente a quanto sostenuto negli ultimi anni, sono state le PMI.
“La disaggregazione dell’ammontare di investimenti effettuati per dimensione dei beneficiari dell’iper ammortamento mostra una prevalenza di PMI"
Quanto ai settori, il manifatturiero si conferma il maggiore beneficiario della misura agevolativa, con un peso pari all’81,7% (82,6% nel 2017). Segue, molto distanziato, il settore del commercio (7,0% nel 2018, 6,5% nel 2017).
Non ci sono sorprese invece sulla distribuzione territoriale dove gli investimenti agevolati sia nel 2017 sia nel 2018 sono provenuti in larga parte da società di capitali con sede legale nel Nord Italia.
Anche con le novità del 2020 la normativa dimostra una continuità ed un'opportunità da cogliere.
