Stati Generali dell'Economia: che cosa conterrà il nuovo PIANO IMPRESA 4.0 PLUS?

La settimana prossima sarà uno snodo cruciale per l’economia italiana e per la politica industriale: sabato 13 giugno si apriranno a Villa Pamphilj gli Stati Generali dell’economia; otto giorni dopo, domenica 21, sapremo come si saranno conclusi.
Durante gli incontri ci sarà un confronto su quel Recovery Plan di cui il presidente del Consiglio ha già accennato le linee guida. Nel capitolo innovazione, come già anticipato da Conte, a fine maggio, ci saranno misure per rafforzare la capitalizzazione e il consolidamento delle imprese e per favorire le innovazioni da parte delle start up, ma anche per rilanciare misure già introdotte con successo come ACE e Impresa 4.0, rendendole strutturali.
Durante gli incontri ci sarà un confronto su quel Recovery Plan di cui il presidente del Consiglio ha già accennato le linee guida. Nel capitolo innovazione, come già anticipato da Conte, a fine maggio, ci saranno misure per rafforzare la capitalizzazione e il consolidamento delle imprese e per favorire le innovazioni da parte delle start up, ma anche per rilanciare misure già introdotte con successo come ACE e Impresa 4.0, rendendole strutturali.
E proprio su questo punto il Presidente del Consiglio è intervenuto stamattina, ancora dalle colonne del Corriere della Sera, spiegando che il Governo è al lavoro per una rete nazionale unica in fibra ottica, per “promuovere in modo forte i pagamenti digitali e varare un piano cashless”, ma anche per “una nuova versione di Impresa 4.0”, che “si chiamerà Impresa 4.0 plus e avrà incentivi consistenti per una spinta ulteriore alla digitalizzazione delle imprese, per quelle che investono in robotica e adottano anche l’intelligenza artificiale”.
In merito al “Piano Impresa 4.0 Plus”, possiamo al momento limitarci a commentare come Conte, anche in questo caso, non parli di Transizione 4.0, il nome dato al nuovo piano dal ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli, ma appunto di Impresa 4.0, la “vecchia edizione”. Non è chiaro ovviamente se si tratti di una semplificazione oppure se il Governo ha deciso di seguire le indicazioni del gruppo di esperti guidato da Colao, che ha suggerito il ripristino integrale con rafforzamento del Piano Impresa 4.0, abbandonando il sistema dei crediti d’imposta e tornando al superammortamento e all’iperammortamento (al 250%-300%). Il piano proposto da Colao prevede una durata di almeno 4-5 anni e la possibilità per le imprese di scegliere la durata del periodo di ammortamento. Ci sarebbe spazio anche per un significativo potenziamento del credito d’imposta per ricerca, sviluppo e innovazione.
In merito al “Piano Impresa 4.0 Plus”, possiamo al momento limitarci a commentare come Conte, anche in questo caso, non parli di Transizione 4.0, il nome dato al nuovo piano dal ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli, ma appunto di Impresa 4.0, la “vecchia edizione”. Non è chiaro ovviamente se si tratti di una semplificazione oppure se il Governo ha deciso di seguire le indicazioni del gruppo di esperti guidato da Colao, che ha suggerito il ripristino integrale con rafforzamento del Piano Impresa 4.0, abbandonando il sistema dei crediti d’imposta e tornando al superammortamento e all’iperammortamento (al 250%-300%). Il piano proposto da Colao prevede una durata di almeno 4-5 anni e la possibilità per le imprese di scegliere la durata del periodo di ammortamento. Ci sarebbe spazio anche per un significativo potenziamento del credito d’imposta per ricerca, sviluppo e innovazione.
L’alternativa sarebbe seguire il piano elaborato nelle scorse settimane dal Ministero dello Sviluppo Economico, che prevede invece la proroga del piano Transizione 4.0 fino al primo semestre 2022 e il potenziamento di aliquote e scaglioni dei crediti d’imposta per tutto il periodo.