Piano Confindustria 2030-2050: Industria 4.0 e Fintech 4.0

Carlo Bonomi, nuovo Presidente di Confindustria, ha fissato i punti cardine su cui si concentrerà il suo mandato, che si svolgerà negli anni “della sfida più impegnativa dal secondo dopoguerra”.
Nella visione di Bonomi, espressa in un intervento sul Sole 24 Ore, la strada dei “bonus a tempo” e degli “interventi a margine nel sistema fiscale” (che riempiono in larga parte le pagine del Decreto Rilancio) non è quella giusta. Servirà infatti “riprendere il cammino dello sviluppo”.
La “seconda considerazione” nel discorso di Bonomi riguarda infatti gli investimenti che dovranno essere fatti, “senza i quali non c’è futuro”, secondo due caposaldi: “la ripresa e il potenziamento di Industria 4.0 e l’affiancamento di analoghi incentivi per Fintech 4.0″. Temi sui quali si concentrerà anche il Piano Strategico 2030/50, che Confindustria presenterà in autunno a istituzioni, politica e “a tutte le forze della società civile”. In particolare, il rafforzamento del Piano Transizione 4.0, così come immaginato dal Ministero dello Sviluppo Economico, è stato messo nero su bianco in una delle prime bozze del Decreto Rilancio, salvo poi scomparire dalla versione definitiva del testo. Se l’intenzione politica è di intervenire sugli incentivi all’innovazione nell’industria, il piano dovrà quindi rientrare in uno dei prossimi provvedimenti su cui lavorerà il Governo.
La “seconda considerazione” nel discorso di Bonomi riguarda infatti gli investimenti che dovranno essere fatti, “senza i quali non c’è futuro”, secondo due caposaldi: “la ripresa e il potenziamento di Industria 4.0 e l’affiancamento di analoghi incentivi per Fintech 4.0″. Temi sui quali si concentrerà anche il Piano Strategico 2030/50, che Confindustria presenterà in autunno a istituzioni, politica e “a tutte le forze della società civile”. In particolare, il rafforzamento del Piano Transizione 4.0, così come immaginato dal Ministero dello Sviluppo Economico, è stato messo nero su bianco in una delle prime bozze del Decreto Rilancio, salvo poi scomparire dalla versione definitiva del testo. Se l’intenzione politica è di intervenire sugli incentivi all’innovazione nell’industria, il piano dovrà quindi rientrare in uno dei prossimi provvedimenti su cui lavorerà il Governo.