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Norma UNI/TS 11820:2024: l'importanza della circolarità delle imprese

copertina dell'articolo sulla norma UNI/TS 11820:2024, che tratta della circolarità delle imprese.
La norma UNI/TS 11820 rappresenta dal 2022 lo strumento di riferimento nazionale per la misurazione e la valutazione del livello di circolarità delle imprese, poiché fornisce alle organizzazioni un metodo standardizzato, basato su specifici indicatori utili a monitorare i progressi nel tempo e identificare eventuali aree di miglioramento.

Gli aggiornamenti apportati alla norma nel corso del 2024, hanno reso questo strumento ancora più in linea agli standard internazionali.

Norma UNI/TS 11820 e Strategia Nazionale per l’economia circolare

L’introduzione della norma UNI/TS 11820 come “Misurazione della circolarità – Metodi ed indicatori per la misurazione dei processi circolari nelle organizzazioni” si colloca all’interno di un percorso più ampio: il progetto “Advanced policy instruments for circular economy”

Questo progetto, promosso dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, in collaborazione con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, ENEA ed ISPRA, ed il supporto dell’OCSE, si propone di elaborare linee guida efficaci per accelerare la transizione verso l’economia circolare in Italia.

Queste azioni concorrono non solo a promuovere pratiche circolari nelle imprese, ma anche  al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, con particolare riferimento all’obiettivo 12, che punta a garantire modelli di consumo e produzione sostenibili e agli obiettivi stabiliti dalla Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile.
La circolarità assume un ruolo centrale nella strategia dell’Unione Europea: nel 2020 è stata posta come obiettivo strategico dall’Action Plan “per un’Europa pulita e competitiva”, rivolgendo l’attenzione all’intero ciclo di vita dei prodotti, alla riduzione degli sprechi e al mantenimento delle risorse nell’economia. In vista del prossimo passo legislativo, l’EU Circular Economy Act, previsto entro il 2026, mira a tradurre questa visione in un mercato unico per i materiali secondari, a sostenere l’uso di materiali riciclati di alta qualità e ad abbattere le barriere regolamentari che ostacolano la circolarità.

Scopo e campo di applicazione della norma

La specifica tecnica UNI/TS 11820:2024 ha lo scopo di definire un metodo di valutazione della circolarità applicabile a tutte le organizzazioni, indipendentemente dal tipo, dimensione, prodotti forniti o servizi erogati, incluse le Pubbliche Amministrazioni.

Gli indicatori della norma sono applicabili a due livelli specifici:
  • Livello micro: singola organizzazione o ente locale;
  • Livello meso: gruppo di organizzazioni, inter-organizzazioni, cluster industriali o territoriali, aree e distretti industriali, filiere produttive e dei materiali, territori, regioni, aree metropolitane, province.
Il livello macro, applicabile ai paesi, è escluso dall'analisi, sebbene nell'appendice B della norma siano riportati i principali indicatori di tipo macro utilizzati attualmente a scopo informativo.

Il sistema di misurazione della circolarità è sviluppato attraverso un sistema di rating su base 100 con un set di indicatori scalabili. Il punteggio finale non prevede livelli minimi di circolarità, ma fornisce una valutazione sul livello raggiunto dall'organizzazione.

I principi dell'economia circolare alla base della UNI/TS 11820

La norma UNI/TS 11820:2024 si fonda su un framework di principi di economia circolare che fungono da regole guida per la misurazione della circolarità. Questi principi sono stati elaborati analizzando i riferimenti internazionali più autorevoli, tra cui ad esempio la ISO 59004 e lo standard BS 8001:2017.

Principi ispiratori

  • Creazione del valore: generare e rigenerare valore disaccoppiando l'attività economica dal consumo di risorse non rinnovabili, privilegiando l'utilizzo di risorse rinnovabili, materiali secondari, sottoprodotti e risorse idriche ed energetiche altrimenti disperse nell'ambiente;
  • Condivisione del valore:creare valore reciproco tra le organizzazioni attraverso accordi e collaborazioni finalizzate a realizzare azioni circolari, contribuendo alla transizione dell'intero sistema economico verso un modello circolare;
  • Disponibilità delle risorse: considerare la disponibilità delle risorse del pianeta mantenendo circolare il flusso delle risorse quanto più a lungo possibile, in un'ottica di sviluppo sostenibile;
  • Tracciabilità delle risorse: monitorare e gestire sistematicamente i dati di economia circolare delle risorse in ingresso e in uscita dai processi dell'organizzazione.

Principi operativi

  • Pensiero sistemico: considerare le dipendenze e gli impatti rispetto a tutte le unità del sistema in cui l'organizzazione opera, adottando una prospettiva di ciclo di vita e una visione di lungo periodo che punta alla rigenerazione degli stock e alla resilienza degli ecosistemi;
  • Generazione del valore circolare: utilizzare risorse rinnovabili, materiali secondari, sottoprodotti e risorse idriche ed energetiche per creare valore circolare, supportando la gestione sostenibile e la disponibilità delle risorse nel tempo;
  • Ottimizzazione del valore circolare: utilizzare le risorse in modo efficace ed efficiente, anche attraverso meccanismi di condivisione, implementando soluzioni che supportino la gestione sostenibile delle risorse;
  • Preservazione del valore circolare: estendere nel tempo il valore delle risorse, degli asset e dei prodotti attraverso attività di riparazione, riuso, refurbishment, remanufacture, repurpose, upcycling, recycling e recovery;
  • Collaborazione: instaurare partnership tra organizzazioni e sistemi per co-creare valore circolare lungo la catena del valore, in una logica simbiotica e business-oriented;
  • Innovazione: sviluppare soluzioni innovative in termini di processi, tecnologie, asset, prodotti e materiali per garantire una gestione efficace, efficiente e sostenibile delle risorse nel tempo;
  • Consapevolezza: promuovere la trasparenza nella comunicazione e la tracciabilità nella raccolta e controllo sistematico delle informazioni relative alla creazione di valore circolare;
  • Inclusività: gestire le risorse umane secondo una logica circolare, coinvolgere gli stakeholder e generare un impatto positivo per la società, in un'ottica di value chain e local content.

Circolarità delle imprese: cosa è cambiato rispetto al 2022?

Nel 2024, a seguito di numerosi feedback ricevuti dagli utilizzatori, la norma UNI/TS 11820 ha subito un aggiornamento. I principali punti affrontati nella nuova versione della norma riguardano:
  • Scelta degli indicatori: ora più flessibile, permettendo alle aziende di scegliere quelli più pertinenti al proprio settore;
  • Soglie di cut-off: permettono l’esclusione dalla misurazione degli elementi che hanno un impatto marginale sul risultato complessivo;
  • Allineamento con la norma ISO 59004: sono state ottimizzate diverse definizioni con lo standard internazionale di riferimento per l’economia circolare, che ne definisce principi, definizioni e framework per l’implementazione;
  • Aggiornamento delle appendici: con esempi pratici di applicazione e verifica e validazione di terza parte, la quale consente di certificare i risultati della misurazione.

Come misurare la circolarità

La norma UNI/TS 11820 individua attualmente un set di 68 indicatori qualitativi, quantitativi e quanti-qualitativi, raggruppati in 6 diverse categorie che permettono di misurare la circolarità di un’impresa:
  • Risorse materiali e componenti;
  • Risorse ambientali, energetiche e idriche;
  • Gestione dei rifiuti e delle emissioni inquinanti;
  • Logistica;
  • Prodotti e servizi;
  • Risorse umane, asset e policy e Sostenibilità.
Gli indicatori possono essere di 3 tipologie in base alla loro natura obbligatoria o facoltativa:
  • Indicatori core: la loro misurazione è obbligatoria in ogni circostanza;
  • Indicatori specifici: per aderire allo standard UNI/TS 11820 è necessario compilare il format di valutazione per almeno la metà di questi indicatori (a meno che non risultano non applicabili);
  • Indicatori premianti: sono facoltativi, ma se misurati con esito positivo, garantiscono un punteggio finale aggiuntivo.
Dopo aver attribuito un punteggio all’azienda per ogni indicatore di misurazione, l’azienda può verificare la conformità del risultato con i parametri della norma attraverso tre diversi tipi di valutazione:
  • Valutazione di prima parte: un'autocertificazione effettuata da personale interno all'azienda;
  • Valutazione di seconda parte: l'azienda incarica un proprio fornitore qualificato per la verifica;
  • Valutazione di terza parte: la valutazione è condotta da un auditor esterno indipendente.
La valutazione, per ogni criterio, è molto specifica ed esprime in percentuale il livello di circolarità dell'azienda o dell'organizzazione rispetto a ciascuno dei 68 indicatori previsti dalla norma UNI/TS 11820, venendo ripetuta per tutti gli indicatori pertinenti all'azienda.

Approfondisci il tema dell’economia circolare delle imprese sul nostro blog.

Norma UNI/TS 11820:2024: i vantaggi per le aziende 

Lo standard UNI/TS 11820 offre alle aziende uno strumento efficace per operare su vari fronti della circolarità e per comunicare il proprio impegno verso la sostenibilità, inserendosi in una strategia di marketing ecologico.

In particolare:
  • Favorisce l'evoluzione delle imprese verso la circolarità ambientale attraverso investimenti, sviluppo di attività mirate e una gestione più sostenibile delle risorse produttive e dell'organizzazione interna;
  • Aumenta l'efficienza nella gestione dei processi e nell'uso delle risorse, portando a risparmi economici grazie alla riduzione dei costi e all'incremento della produttività;
  • Permette di misurare i progressi in modo preciso e quantificabile, utilizzando indicatori specifici. Questo facilita anche la raccolta di dati per raccontare il percorso intrapreso, comunicandoli attraverso i canali più appropriati con una strategia mirata;
  • Migliora la reputazione aziendale con clienti, fornitori e partner commerciali;
  • Promuove lo sviluppo di relazioni di alto valore aggiunto, come nuove collaborazioni, il consolidamento dei rapporti esistenti e l'attrazione di nuovi investitori attenti ai criteri ESG
Lo standard UNI/TS 11820 apre, quindi, significative opportunità nel settore B2B, dove molte aziende selezionano i fornitori basandosi sul loro impegno etico, sociale e ambientale.

Cosa possiamo fare per te

Con Archita Engineering hai a disposizione un team di esperti specializzati in ambiente e sostenibilità, pronto ad accompagnarti nella transizione della tua azienda verso un modello di sostenibilità ambientale e di economia circolare.

Possiamo guidarti nella misurazione del livello di circolarità e nell’ottenimento della certificazione, applicando la metodologia UNI/TS 11820:2024 e fornendoti tutto il supporto necessario per incrementare il tuo livello nel tempo.

Con il nostro aiuto puoi rendere la tua impresa più sostenibile, efficiente e competitiva, trasformando la sostenibilità in un valore concreto per il futuro della tua azienda.

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Foto di Francesco Vigliaturo, direttore tecnico di Archita Engineering.

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