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Iper ammortamento: tornano gli incentivi Industria 4.0 alle PMI

Copertina dell'articolo che spiega l'iper ammortamento come nuovo incentivo per il piano industria 4.0.
Dopo qualche anno di sospensione, nel 2026 torneranno il super e l’iper ammortamento, due strumenti fiscali fondamentali pensati per incentivare gli investimenti delle imprese italiane in beni strumentali tecnologici e innovativi. 

Questi incentivi, che si inseriscono nel quadro del Piano Industria 4.0, rappresentano un’opportunità concreta per le aziende che vogliono puntare sulla digitalizzazione, la sostenibilità e l’efficienza energetica, approfittando di importanti vantaggi fiscali.

Super e iper ammortamento: di cosa si tratta?

Il super e iper ammortamento rappresentano un meccanismo fiscale che consente alle imprese di dedurre dall'imponibile una percentuale superiore al costo effettivo del bene acquistato. Si tratta di una deduzione extracontabile che riduce l'imponibile fiscale, distribuita lungo la vita utile del bene.

Ad esempio, su un investimento di 100.000 euro con un iper ammortamento del 180%, un'impresa può dedurre il 280% del costo del bene (100% di ammortamento normale + 180% di maggiorazione agevolata). 

Con l'IRES al 24%, un iper ammortamento di 180.000 euro genera un ulteriore risparmio di 43.200 euro, per un beneficio complessivo sul costo di acquisto del 67,2%.

Il vantaggio fiscale effettivo si calcola moltiplicando la maggiorazione per l'aliquota fiscale applicabile all'impresa. Questo significa che il beneficio è proporzionale alla redditività dell'azienda e alla sua aliquota fiscale: più alta è l'aliquota, maggiore è il risparmio ottenuto.

Le aliquote del nuovo iper ammortamento 2026

Secondo la bozza della legge di bilancio, per gli investimenti in beni materiali e immateriali, interconnessi al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura, le aliquote sono:
  • 180% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro
  • 100% per investimenti oltre 2,5 e fino a 10 milioni di euro
  • 50% per investimenti oltre 10 e fino a 20 milioni di euro

Aliquote maggiorate per investimenti green

Per gli investimenti green, che conseguono obiettivi di efficientamento energetico, le aliquote prevedono una maggiorazione aggiuntiva del 40%:
  • 220% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro
  • 140% per investimenti oltre 2,5 e fino a 10 milioni di euro
  • 90% per investimenti oltre 10 e fino a 20 milioni di euro
Per accedere alle aliquote maggiorate, l'impresa deve conseguire un 3% di risparmio energetico sui consumi dell'intera struttura produttiva, oppure un 5% di risparmio energetico sui consumi del processo interessato dall'investimento. 

Iper ammortamento vs credito d'imposta: cosa cambia?

Il ritorno al sistema del super e iper ammortamento segna un cambiamento sostanziale rispetto al credito d'imposta che ha caratterizzato Transizione 4.0 e 5.0 dal 2020 ad oggi. 

Come funzionava il credito d'imposta

Il credito d'imposta, introdotto dal 2020 per sostituire super e iper ammortamento, funziona come un importo fisso (per esempio 6% per beni ordinari, 40% per beni 4.0) utilizzabile in compensazione nel modello F24, ripartito in quote annuali predefinite (solitamente 3 o 5 anni).

Le caratteristiche principali del credito d'imposta sono la sua immediatezza: può essere utilizzato fin dal primo F24 successivo all'investimento, anche da imprese in perdita fiscale. Il beneficio è inoltre indipendente dall'aliquota fiscale applicabile all'impresa e può essere compensato con qualsiasi tributo, inclusa l'IRAP.

Spese ammissibili: cosa rientra nel nuovo piano industria?

Contrariamente ai timori iniziali, la bozza della legge di bilancio prevede l'agevolazione anche per i beni immateriali, compresi i software. Sono ammessi tutti i beni materiali e immateriali strumentali nuovi, purché interconnessi al sistema aziendale.

Una novità importante riguarda l'inclusione degli investimenti in impianti per l'autoproduzione di energia da fonti rinnovabili destinata all'autoconsumo, compresi i sistemi di stoccaggio dell'energia prodotta. Per quanto riguarda i pannelli fotovoltaici, devono essere ad alta efficienza (almeno 21,5%) e prodotti negli Stati membri dell'Unione europea.

Semplificazioni per l'accesso alla maggiorazione green

La normativa introduce due importanti semplificazioni ereditate dalla Transizione 5.0:
  • Sostituzione di beni obsoleti: la riduzione dei consumi si considera automaticamente conseguita quando si sostituiscono beni materiali completamente ammortizzati da almeno 24 mesi;
  • Progetti con ESCo: il risparmio si presume raggiunto per progetti realizzati tramite una Energy Service Company con contratto EPC che prevede espressamente il conseguimento degli obiettivi di efficientamento.

Tempistiche di accesso e gestione dell’iper ammortamento

La misura dell’iper ammortamento è valida solo per l’anno 2026, con possibilità di completare la consegna entro il 30 giugno 2027, a condizione che entro il 31 dicembre 2026 l'ordine risulti accettato dal venditore e sia stato pagato un acconto di almeno il 20% del costo di acquisizione. 

La piattaforma sarà gestita dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici), proprio come avvenuto per Transizione 5.0. Le imprese dovranno trasmettere comunicazioni telematiche tramite la piattaforma e produrre certificazioni concernenti gli investimenti agevolabili, seguendo modelli standardizzati che saranno definiti dal decreto attuativo del MIMIT.

L'incentivo è cumulabile con altre agevolazioni nazionali ed europee, a condizione che il sostegno non copra le medesime quote di costo degli investimenti, non si superi il costo sostenuto e la base di calcolo sia assunta al netto di altre sovvenzioni ricevute.

Le imprese favorite dal sistema dell’iper ammortamento

Il nuovo sistema impatta in modo diverso sulle imprese a seconda della loro situazione fiscale e del tipo di investimenti. Le favorite dal sistema dell’iper ammortamento sono:
  • società di capitali con elevata redditività: una società con IRES al 24% che investe 500.000 euro in un macchinario 4.0 con iper ammortamento al 180% otterrà un risparmio fiscale di 216.000 euro (43,2% dell'investimento), distribuito lungo la vita utile del bene. Con la maggiorazione green al 220%, il beneficio sale al 52,8%;

  • Ditte individuali con aliquote elevate: le imprese individuali con aliquota marginale al 43% arrivano a un beneficio teorico del 77,4% sull'investimento per la fascia al 180%, e del 94,6% se ottengono la maggiorazione green al 220%;

  • Aziende energivore: il nuovo sistema, finanziato con risorse nazionali e svincolato dai vincoli del PNRR, consente di agevolare anche i loro investimenti, precedentemente esclusi dalla normativa DNSH (Do No Significant Harm) che vincolava la Transizione 5.0.

Aziende agricole: credito d’imposta dedicato

Le aziende agricole restano completamente escluse dal beneficio della maggiorazione a causa della loro tassazione catastale, che rende inapplicabile il meccanismo dell'ammortamento fiscale. 

Per loro il Governo ha previsto un credito d'imposta dedicato al 40% per investimenti fino a 1 milione di euro in beni degli Allegati A e B.

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