Recovery Fund: Progetti del MiSE per il rilancio del paese
Il Ministero dello Sviluppo Economico ha presentato un pacchetto di oltre 60 progetti che valgono oltre 150 miliardi di euro, tra cui la proroga e potenziamento del Piano Transizione 4.0, con un valore di ben 60 miliardi.
E’ ipotizzata innanzitutta una proroga per cinque anni (e non per tre, come finora ipotizzato), che porta il valore annuale delle misure a 12 miliardi annui.
Nel 2020, il pacchetto Transizione 4.0 è stato valutato in 7 miliardi. Gli ulteriori 5 sono quindi legati al potenziamento del piano che, nelle intenzioni del ministro Stefano Patuanelli, dovrebbe vedere un aumento delle aliquote, un innalzamento dei massimali e un ampliamento delle merceologie incluse. I 60 miliardi sono per il piano Transizione 4.0 “puro”, cioè la parte composta da credito d’imposta per l’acquisto dei beni strumentali e credito d’imposta per ricerca, sviluppo e innovazione.
Altre voci che rientrano nel discorso 4.0 sono invece parte di altri progetti, come il rifinanziamento per tre anni di tre strumenti di incentivazione finalizzati ad agevolare la trasformazione digitale delle PMI secondo il paradigma del Piano nazionale Transizione 4.0 – Macchinari innovativi, Nuova Sabatini 4.0 e Digital transformation – a cui è dedicato un progetto del valore di 500 milioni euro.
Alla transizione green, che insieme alla transizione digitale rappresenta un pilastro fondamentale del piano 4.0, sono dedicate diverse misure. Una di queste è il “Credito di imposta per una produttività sostenibile” che prevede ben 5 miliardi in 6 anni per “premiare le PMI in grado di aumentare la produttività e mantenere i livelli occupazionali e salariali”.
Infine, sul fronte formazione, vale 700 milioni in 5 anni il “Piano straordinario per le competenze digitali e la formazione 4.0” che vuole sostenere le spese sostenute dalle imprese per la lo sviluppo di competenze digitali e la formazione 4.0 connesse a processi di sviluppo e transizione tecnologica.
