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Istituito il fondo industriale per i cambiamenti climatici, 150 milioni di euro in contributi a fondo perduto

Pannelli solari e Fondo per la transizione industriale
Il Fondo per la transizione industriale, normato dalla pubblicazione del decreto in GU n.297 del 21 dicembre 2022, definisce l’ammontare dell’investimento da destinare alle aziende che a decorrere da quest’anno proporranno investimenti finalizzati all’efficientamento energetico e a nuove pratiche di riciclo. Vediamo nel dettaglio in cosa consiste.

I destinatari della misura

Sono ammesse a presentare domanda tutte le aziende, di qualsiasi dimensione, che risultino regolarmente iscritte al registro delle imprese e non siano già in difficoltà al 31.12.2019. Le aziende richiedenti dovranno avere attività prevalente nei comparti manifatturiero ed estrattivo, dovranno essere in regola con i contributi e non aver ricevuto fondi europei o nazionali incompatibili con gli interventi svolti. 
Del Fondo, il 50% è riservato alle grandi imprese energivore.

Quali progetti sono ammessi

Per accedere alle somme previste dal Fondo per l transizione industriale cambiamenti climatici, i progetti presentati dovranno interessare interventi finalizzati all’efficientamento energetico delle linee produttive, all’efficientamento dell’uso delle risorse (anche prevedendo un sistema per il recupero della materia prima di scarto) e alla razionalizzazione dei processi interni all’azienda in termini di monitoraggio dei consumi energetici e uso di materie prime provenienti dal riciclo. 

Quali spese sono ammesse

Sono coperte le spese da sostenersi per l'acquisto o la costruzione di immobilizzazioni che interessino: la sistemazione del suolo aziendale (nei limiti del 10% dell’investimento complessivo); opere murarie e simili necessarie al raggiungimento dell’obiettivo (entro il 40% dell’investimento complessivo); Acquisto di attrezzature e impianti necessari, oltra a licenze, brevetti e conoscenze specifiche necessarie all’attuazione del progetto.
Gli investimenti sono da intendersi a fondo perduto e saranno erogati entro i limiti delle intensità di aiuto previste per le tipologie di richiedenti. Tali massimali sono del 30% per le grandi aziende e del 50% per le PMI.

L’iter di domanda

Ad oggi non è ancora stato discusso il decreto che avrà il compito di attuare la misura, tuttavia da qualche mese si parla della possibilità di strutturare la domanda di accesso al Fondo “a sportello”, ma sarà necessario integrare la modulistica di richiesta con uno studio che comprenda: lo stato dell’unità produttiva prima dell’intervento, il tipo di innovazione che si intende apportare, attraverso quali implementazioni, con quali risultati aspettati.

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