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Energia in azienda: i vantaggi di una gestione intelligente grazie alle nuove tecnologie

Dettaglio di un uomo spiega la gestione dell'energia utilizzando una casa di legno ed elementi virtuali.
Il risparmio energetico delle imprese rimarrà un argomento principe dell’agenda 2023. Se nell’anno scorso a fare da volano era l’esigenza di far fronte a un rincaro anomalo delle componenti energetiche, per il 2023 la parola d’ordine sarà opportunità, ovvero quelle riservate alle aziende che saranno in grado ottimizzare la propria produzione in un’ottica di design sostenibile. Questo si tradurrà in vantaggi a più livelli del business dal momento che, come vedremo, la sensibilità al problema - cioè la sostenibilità di ciò che produciamo - sta diventando appannaggio argomento centrale anche nei processi delle piccole imprese oltre a rappresentare, almeno per i prossimi sette anni, il tema centrale della politica europea. Il cambio di paradigma auspicato prevede però che sia riservata grande attenzione all’analisi dei processi e a una comprensione profonda dell’utilità dei dati ottenuti dai processi aziendali. 
Il risparmio energetico dell’impresa è solo uno dei vantaggi offerti dalla politica finanziaria, ma le opportunità sono molteplici e passano tutte dal concetto di sostenibilità by design: l’approccio design centered per ottenere il massimo dall’ottimizzazione energetica

Indice dei contenuti

  • Il risparmio energetico passa dalla conoscenza
  • Dal consumo energetico alla trasformazione energetica
  • La sostenibilità come asset
  • Cosa significa Design Sostenibile
  • Cosa possiamo fare per te

Il risparmio energetico passa dalla conoscenza

La condizione di partenza è la comprensione della rilevanza del dato nei processi aziendali. Laddove non sia implementato un sistema di gestione dei dati, questi arriveranno ai decisori competenti in forma massiva e difficilmente analizzabile nel dettaglio, rendendo difficile fotografare la situazione reale e costringendo l’azienda a correzioni a valle, uscendo dalle logiche di efficienza di prodotto. 
Ricadono in queste casistiche anche le politiche di risparmio energetico delle imprese. Le decisioni a razionalità limitata rappresentano un rischio enorme in uno scenario economico volatile come quello attuale, perciò è cruciale comprendere che per studiare nuove pratiche e processi aziendali ottimizzati è necessario aumentare il numero di informazioni. 
Gli strumenti offerti dalla digitalizzazione consentono di monitorare non solo i dati in sé, ma anche le modalità con cui emergono dai processi. Le soluzioni di edge computing, ad esempio, possono monitorare i dati ottenuti ad ogni stato di processo, consentendo di acquisire una maggiore consapevolezza dei punti di maggior criticità. 
Una modalità di conservazione dei dati che può rappresentare un ulteriore vantaggio organizzativo è quella in cloud che, se implementata, permette un’archiviazione più immediata e una consultazione più rapida da parte delle figure preposte, con conseguente maggiore rapidità nei processi decisionali. 

La conoscenza ottenuta per mezzo di un’architettura data centered è fondamentale al fine di prendere decisioni coerenti e sviluppare un design sostenibile nella produzione. Come vedremo, questo aspetto ha risvolti interessanti se consideriamo l’azienda come inserita in una filiera. Da quanto emerso nell’ultimo anno e mezzo, le aziende di una filiera che si avvale del design by sustainability attira in media più investimenti delle filiere tradizionali. La ragione è da ricercarsi nel valore generato dalla raccolta dei dati da parte di tutto il processo produttivo di filiera che consente l’efficienza di prodotto e offre spunti per nuove tipologie di sviluppo.

Dal consumo energetico alla trasformazione energetica

Come spesso accade, quando cambia l’approccio al problema cambiano anche le parole per descriverlo. Per cause evidenti, ci stiamo allontanando sempre più rapidamente da una concezione “consumistica” dell’energia. Se da un lato abbiamo scoperto l’importanza dell’efficientamento energetico a fronte di un’impennata dei prezzi, dall’altro abbiamo compreso che una risorsa ottimizzata è una risorsa trasformata. 
In una trasformazione, il valore della risorsa non si dissolve nel prodotto finale, ma lo sostiene e lo incrementa: da qui l’importanza per un’azienda di avviare iniziative volte a contenere il dispendio energetico. 
Questo cambio di paradigma apre a nuove opportunità per due ragioni: la prima, derivata dal risparmio, permette di allocare nuovi fondi a nuove iniziative utili a migliorare il lavoro in azienda; la seconda, consiste nel valore aggiunto dagli strumenti della digitalizzazione d’impresa. Ricadono in quest’ultima casistica i beni strumentali indicati dal piano di transizione 4.0, ma oltre agli asset tangibili, grande importanza in questa direzione è rappresentata dal contributo offerto dagli esperti in gestione energetica che possono intervenire con un’analisi del fabbisogno e individuare i punti di intervento sui processi e, di conseguenza, sui costi e sulle opportunità da cogliere.

La sostenibilità come asset

Se deciderai di intraprendere un percorso nella digitalizzazione della tua impresa, ti accorgerai che, intorno a te, tutto l’ecosistema industriale è in profondo mutamento. L’avvento dei Competence Center, i nuovi pilastri della digitalizzazione per l’impresa, ha inaugurato una nuova stagione di network, orientati allo sviluppo sostenibile delle filiere. 
I Competence Center si configurano come grandi laboratori per l’innovazione all’interno dei quali l’attenzione non è più rivolta all’output di processo, ma al processo stesso con un focus diverso in base alla tipologia di centro. 
Indicativamente, le aree di interesse che oggi ricevono le maggiori attenzioni riguardano: l’intelligenza artificiale, i big data, la manifattura additiva e i processi di digitalizzazione in genere (tra i quali è opportuno citare gli studi sulle possibili applicazioni di realtà aumentata e mista).
L’accesso a questi ecosistemi consente di entrare in contatto non soltanto con esperti di settore - i quali, potendo contare sulla stretta sinergia con le maggiori università italiane, stanno portando la riflessione sulla digitalizzazione dell’impresa ad altissimi livelli - ma anche con le realtà imprenditoriali più virtuose sul territorio. 

Le opportunità rappresentate dallo scambio di informazioni sono il primo passo verso l’implementazione dell’asset della sostenibilità. Già negli anni ‘90, nelle ricerche delle università statunitensi, si rifletteva sugli asset tangibili e intangibili e si poteva verificare che l’incidenza dei secondi concorreva ad aumentare il valore del prodotto esponenzialmente. Un tempo - e probabilmente ancora oggi - l’asset intangibile per antonomasia era il brevetto, ad oggi, però, hanno acquisito sempre maggior rilievo anche le politiche di ESG (Environmental Social Governance), pratiche aziendali che rivelano la responsabilità delle aziende nei confronti dell’ambiente e condizione di esistenza di un ecosistema aziendale innovativo.

Cosa significa Design Sostenibile

La discussione circa le problematiche causate dal degrado ambientale risale agli anni sessanta. Concetti come l’impatto ambientale o il ciclo di vita del prodotto vengono introdotti proprio grazie a questo dibattito, determinando la nascita di iniziative volte a ridurre gli effetti inquinanti di un ciclo produttivo non ottimizzato. 
È in questo periodo che trovano terreno fertile le riflessioni sullo smaltimento e sull’efficientamento delle risorse, che però, come sappiamo, sono rimaste sulla carta. I principi cardine del design sostenibile sono i seguenti:
  • materiali sostenibili
  • risparmio energetico
  • qualità e durabilità
  • design e riciclo
  • minima diversità tra i materiali usati
  • risorse rinnovabili
Le applicazioni del design sostenibile spaziano dall’architettura, all’ingegneria, fino all’urbanistica. Al design sostenibile dobbiamo, ad esempio, la carbon footprint, un documento obbligatorio per aziende che concorrano agli appalti per opere pubbliche, e che certifica l’impatto energetico dell’impresa. Sono però tante le iniziative che la tua azienda può intraprendere, a partire dall’efficientamento energetico.

Cosa possiamo fare per te

In Archita Engineering potrai confrontarti con i nostri Innovation Manager, esperti in gestione dell’energia, che sapranno accompagnarti con informazioni precise e puntuali verso le migliori decisioni per la tua impresa. Grazie all’aggiornamento costante sulle normative e all’esperienza maturata, valuteremo insieme il miglior modo per sfruttare i vantaggi della digitalizzazione della tua impresa. Contattaci per prenotare una consulenza.

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Foto di Francesco Vigliaturo, direttore tecnico di Archita Engineering.

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