Diagnosi energetica: il Fondo Nazionale per l’Efficienza Energetica (FNEE)

Nel generale clima d’incertezza del mercato, dovuto ai costanti cambiamenti geopolitici, la scelta di effettuare una diagnosi energetica si rivela cruciale per le aziende che vogliono mantenersi competitive ed efficienti. Vediamo quali sono i vantaggi e le agevolazioni messi a disposizione dal Fondo energia dell’Emilia Romagna.
Indice degli argomenti
- Cos’è una diagnosi energetica
- I vantaggi della diagnosi energetica per le aziende
- Il Fondo Nazionale per l’Efficienza Energetica
- Cosa possiamo fare per te
Cos’è una diagnosi energetica
La diagnosi energetica (anche nota come audit energetico), è un’analisi condotta su tutte le parti dell’infrastruttura aziendale, basata su parametri osservabili e misurabili al fine di individuare anomalie o aree di intervento migliorativo del flusso energetico nell’immobile e nelle fasi del processo industriale.
La norma che regola la pratica è il d.lgs 102/2014 e i due cluster per i quali sussiste l’obbligo di diagnosi energetica sono i seguenti:
La norma che regola la pratica è il d.lgs 102/2014 e i due cluster per i quali sussiste l’obbligo di diagnosi energetica sono i seguenti:
- Grandi imprese: ovvero quelle con più di 250 dipendenti, un fatturato maggiore o uguale a 50 milioni di euro/anno, o con un bilancio annuale superiore ai 43 milioni di euro.
- Imprese energivore: ovvero quelle aziende i cui massimali di consumo energetico sono maggiori o uguali a 1 GWh.
La diagnosi energetica può essere svolta da parte di Società di Servizi Energetici (ESCo) o Esperti in Gestione dell’Energia (EGE), figure che, dal 2016, devono essere riconosciute dall’Ente certificatore.
I vantaggi della diagnosi energetica per le aziende
La diagnosi energetica ha come fine ultimo l’efficientamento energetico della struttura aziendale e comporta un investimento iniziale, la cui entità è variabile in base allo stato di partenza, che porterà nel breve termine a un sicuro risparmio sulla spesa energetica.
L’efficientamento energetico rappresenta quindi per le aziende un investimento per operare valutazioni data-driven sull’attualità dei propri processi e per intervenire sulla loro ottimizzazione, permettendo, inoltre, l’accesso a un sistema di agevolazioni che rende l’energy management un’opportunità importante per adeguarsi alla Trasformazione 4.0 a un costo sostenibile.
Il Fondo Nazionale per l’Efficienza Energetica
Oltre al già citato risparmio sulla fattura energetica, nell’ottica di favorire la pratica dell’audit energetico e dell’implementazione di misure volte alla razionalizzazione dei consumi, a supporto delle aziende interviene anche il Fondo Nazionale per l’Efficienza Energetica.
Definito dall’articolo 15, comma 1, del decreto legislativo 102/2014 e rifinanziato dalla legge 234/2021 (Finanziaria 2022), il Fondo sostiene imprese e pubblica amministrazione che decidono di intervenire sulla riduzione dei consumi di energia nei processi industriali, sulla realizzazione e l’ampliamento di reti per il teleriscaldamento, sull’efficientamento di servizi ed infrastrutture pubbliche, inclusa l’illuminazione, e sulla riqualificazione energetica degli edifici.
La novità di quest’anno riguarda la modifica sostanziale della natura del fondo che passa da rotativa a mista, con una componente di 8 milioni di euro destinata ad essere a fondo perduto. Per la PA, i fondi sono concessi solo tramite finanziamento, mentre le imprese (comprese le ESCo) possono accedervi tramite finanziamento e/o garanzia – quest’ultima è prevista su singole operazioni di finanziamento e copre fino all’80% dei costi agevolabili (da 15.000 a 2.500.000 euro) fino a quindici anni. Il finanziamento a tasso agevolato a disposizione di imprese ed ESCo prevede la copertura di un massimo del 70% dei costi agevolabili per 10 anni (importi compresi tra 250.000 e 4.000.000 di euro); per la PA il finanziamento agisce a copertura del 60% dei costi agevolabili (80% in caso di intervento su infrastrutture pubbliche, compresa l’illuminazione) per una durata massima di 15 anni (importi compresi tra 150.000 e 2.000.000).
In che modo le aziende possono beneficiarne
L’iter di richiesta del finanziamento è regolato dall’articolo 17 del Capo III del decreto e prevede una prima comunicazione di presentazione del progetto – prima della data di inizio dei lavori – oltre alla domanda compilata secondo schemi e regole indicate da Invitalia. Quest’ultimo è l’ente incaricato di supervisionare tutti i progetti sostenuti dal Fondo Nazionale, sia lato documentale, sia lato pratico con visite in situ, controlli e ispezioni, come da art. 23. Inoltre è incaricato del monitoraggio e divulgazione dei risultati. Sono poi previsti adempimenti specifici da parte dei richiedenti che interessano anche le modalità di comunicazione di eventuali ritardi e modifiche ai progetti in corso di realizzazione, tali aspetti sono chiariti dagli articoli 20, 21 e 22.
Cosa possiamo fare per te
Come ingegneri e consulenti specializzati in efficienza energetica e gestione dell’energia, siamo al fianco delle imprese che decidono di intraprendere un percorso di efficientamento volto al miglioramento della propria gestione e spesa energetica. Grazie alle nostre competenze in finanza agevolata, ti accompagneremo inoltre nell’accesso ai bandi disponibili e alle agevolazioni messe a disposizione dal Fondo Nazionale per l’Efficienza Energetica. Contattaci per richiedere una consulenza gratuita.