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Automotive: incentivi per lo sviluppo e la riconversione ecologica della filiera (Invitalia)

Fotografia di una macchina giocattolo ricoperta di vegetazione e con accanto una presa elettrica di colore verde.
Con decreto direttoriale del 10 ottobre 2022, il Ministero dello Sviluppo economico ha disposto l’apertura di uno sportello con risorse pari a 525 milioni di euro, finalizzato al sostegno di investimenti produttivi e di tutela ambientale legati allo sviluppo e riconversione della filiera automotive.

Indice dei contenuti

  • Contratto di Sviluppo Invitalia: di cosa si tratta
  • Aziende Automotive: chi ha diritto all’agevolazione e per quali spese ammissibili
  • Quando presentare la domanda
  • Cosa possiamo fare per te

Contratto di Sviluppo Invitalia: di cosa si tratta

Il Contratto di sviluppo, introdotto nell’ordinamento dall’articolo 43 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, ed operativo dal 2011, rappresenta il principale strumento agevolativo dedicato al sostegno di programmi di investimento produttivi strategici ed innovativi di grandi dimensioni.
Con decreto direttoriale del 10 ottobre 2022, il Ministero dello Sviluppo economico ha disposto l’apertura di uno sportello con risorse pari a 525 milioni di euro, finalizzato al sostegno di investimenti produttivi e di tutela ambientale legati allo sviluppo e riconversione della filiera Automotive.
I progetti devono riguardare almeno una delle due finalità previste ovvero tutela ambientale o sviluppo industriale con progetti di tipo: 
  • nuovi veicoli e sistemi di alimentazione e propulsione che aumentino l’efficienza del veicolo minimizzando le emissioni;
  • tecnologie, materiali, architetture e componenti strutturali funzionali all’alleggerimento dei veicoli nonché dei sistemi di trasporto per la mobilità urbana;
  • nuovi sistemi, componenti meccanici, elettrici, elettronici e software per la gestione delle funzioni principali del veicolo. Inoltre, propulsione, lighting, dinamica laterale e longitudinale, abitacolo;
  • nuovi sistemi, componenti meccanici elettrici, elettronici e software per sistemi avanzati per l’assistenza alla guida, la connettività del veicolo, la gestione di dati, l’interazione uomo-veicolo e l’infotainment;
  • sistemi infrastrutturali per il rifornimento e la ricarica dei veicoli. 

Aziende Automotive: chi ha diritto all’agevolazione e per quali spese ammissibili?

Il Contratto di Sviluppo è rivolto alle imprese italiane ed estere nelle le seguenti configurazioni:
  • l’impresa proponente, che promuove l’iniziativa imprenditoriale, responsabile della coerenza tecnica ed economica del Contratto;
  • imprese aderenti, che realizzano progetti di investimento nell’ambito del suddetto Contratto di Sviluppo;
  • soggetti partecipanti agli eventuali progetti di ricerca, sviluppo e innovazione.
L’impresa proponente è l’interlocutore formale nei confronti di Invitalia, anche per conto delle aziende aderenti. Il contratto di sviluppo può inoltre essere realizzato da più soggetti in forma congiunta con il contratto di rete.
I progetti proposti devono prevedere un investimento di almeno 20 milioni di euro contemplando le seguenti spese ammissibili come attività volte all’ottenimento dei risultati previsti:
  • investimenti produttivi (quali suolo, fabbricati, macchinari, impianti e attrezzature, software)
  • spese di ricerca industriale (strumenti e attrezzature, personale, contratti di ricerca o consulenza, materiali e acquisizione privative)
  • spesa di ricerca sperimentale (strumenti e attrezzature, personale, contratti di ricerca o consulenza, materiali e acquisizione privative)
  • spese per progetto di innovazione (strumenti e attrezzature, personale, contratti di ricerca o consulenza, materiali e acquisizione privative) 

Quando presentare la domanda

Le imprese dovranno presentare un'apposita domanda a partire dalle 12.00 del 15 novembre 2022, con apposita modulistica e secondo i crismi normativi dettati per le tipologie progettuali. 
L’agevolazione spettante, a chi presenta la domanda per il Contratto di Sviluppo, prevede le seguenti agevolazioni finanziarie:
  • contributo a fondo perduto in conto impianti;
  • contributo a fondo perduto alla spesa;
  • finanziamento agevolato;
  • contributo in conto interessi.
L’agevolazione può raggiungere, in maniera combinata, il 70% e arrivare all’80 % della spesa presentata in caso di progetti di sostenibilità ambientale, anche se l’entità degli incentivi dipende dalla tipologia di progetto (di investimento o di ricerca, di sviluppo e innovazione), dalla localizzazione dell’iniziativa e dalla dimensione di impresa. Gli incentivi sono diversi per i progetti a finalità ambientale.

Cosa possiamo fare per te 

Nella maggior parte dei casi, la principale criticità affrontata dalle aziende in approccio a tali contratti di sviluppo e/o a grandi progetti di R&S, è proprio quella di identificare partner di ricerca in grado di concretizzare le idee e implementarle con alto contenuto tecnologico.

Nell’ambito dei progetti ad alto contenuto di Ricerca e innovazione, come quelli richiesti dai contratti di sviluppo, Archita Engineering non solo mette a disposizione un’esperienza consolidata in materia di innovazione e sostenibilità ma offre, come referente tecnico in Italia del centro di ricerca Eurecat Foundation della Catalogna, proposte ed idee progettuali da implementare e un know how facilmente trasferibile alle tue esigenze di investimento. Siamo, pertanto, in grado di affiancarti nella gestione di questa attività fino alla presentazione della domanda di agevolazione.
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Foto di Francesco Vigliaturo, direttore tecnico di Archita Engineering.

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