ISI INAIL 2013: Investire in Sicurezza Conviene
Aperta dallo scorso 21 gennaio, la fase di prevalutazione dei progetti da presentare nell’ambito del nuovo bando ISI INAIL 2013. Il bando mente a disposizione incentivi alle imprese per realizzare interventi finalizzati al miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
L’Inail finanzia in conto capitale progetti di investimento, sostituzione macchinari e di adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale. “Ma quanto conviene e che senso ha investire in sicurezza, in questo difficile momento economico?” Risponde a questa domanda l’ing. Matteo Iubatti, amministratore delegato di Archita Engineering ed socio AIDII, associazione italiana degli igenisti industriali:
"Quando parliamo di infortuni o malattie professionali dobbiamo sempre essere coscienti che spesso parliamo di vere e proprie tragedie che ricadono non solo sui lavoratori ma anche sulle loro famiglie e sulla società; ma anche nel caso di eventi circoscritti e di minore entità, i costi ad essi associati per le aziende sono sempre ingenti e molto superiori a quanto si può immaginare. Un infortunio sul lavoro ha sempre costi diretti ed indiretti. I costi diretti sono quelli univocamente imputati all’evento, quali ad esempi costi medici per l’infortunato, integrazione dei salari per la quota non coperta da assicurazioni, eventuali danni subiti dai mezzi di produzione, valore della produzione per le interruzioni causate dall’incidente setsso e la perdita di produttività del lavoratore infortunato. I costi indiretti invece non vengono definiti secondo un rapporto di univocità ed è necessario ricorrere ad un metodo di allocazione per poterli identificare; si tratta di costi, ad esempio, dovuti a scioperi o riduzione della produttività della forza lavoro, costi degli straordinari necessari a recuperare il tempo perso a seguito dell’incidente e dell’assenza dei lavoratori infortunati, costi delle attività di indagine, costi di retraining e/o di recruiting nel caso in cui ai lavoratori infortunati venga modificata la mansione, ecc. Si evince quindi che investire in prevenzione e migliorare la salute e la sicurezza negli ambienti di lavoro conviene a tutti non solo per motivi etici ma anche per motivi economici. Sono consapevole che parlare di costi, quando si tratta un argomento così delicato, può essere visto da qualcuno come un modo cinico di affrontare l’argomento ma penso che se dimostriamo, ad un datore di lavoro o a un manager, che investendo in sicurezza ne trarrà vantaggio economico, avremo qualche possibilità in più di convincerlo a fare investimenti economici in prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali."
ARCHITA ENGINEERING supporta le aziende nella partecipazione al Bando ISI 2013, fornendo consulenza tecnica in materia di salute e sicurezza sul lavoro e predisponendo le perizie tecniche giurate necessarie per l’ottenimento dei contributi. Per maggiori informazioni, contattaci.
L’Inail finanzia in conto capitale progetti di investimento, sostituzione macchinari e di adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale. “Ma quanto conviene e che senso ha investire in sicurezza, in questo difficile momento economico?” Risponde a questa domanda l’ing. Matteo Iubatti, amministratore delegato di Archita Engineering ed socio AIDII, associazione italiana degli igenisti industriali:
"Quando parliamo di infortuni o malattie professionali dobbiamo sempre essere coscienti che spesso parliamo di vere e proprie tragedie che ricadono non solo sui lavoratori ma anche sulle loro famiglie e sulla società; ma anche nel caso di eventi circoscritti e di minore entità, i costi ad essi associati per le aziende sono sempre ingenti e molto superiori a quanto si può immaginare. Un infortunio sul lavoro ha sempre costi diretti ed indiretti. I costi diretti sono quelli univocamente imputati all’evento, quali ad esempi costi medici per l’infortunato, integrazione dei salari per la quota non coperta da assicurazioni, eventuali danni subiti dai mezzi di produzione, valore della produzione per le interruzioni causate dall’incidente setsso e la perdita di produttività del lavoratore infortunato. I costi indiretti invece non vengono definiti secondo un rapporto di univocità ed è necessario ricorrere ad un metodo di allocazione per poterli identificare; si tratta di costi, ad esempio, dovuti a scioperi o riduzione della produttività della forza lavoro, costi degli straordinari necessari a recuperare il tempo perso a seguito dell’incidente e dell’assenza dei lavoratori infortunati, costi delle attività di indagine, costi di retraining e/o di recruiting nel caso in cui ai lavoratori infortunati venga modificata la mansione, ecc. Si evince quindi che investire in prevenzione e migliorare la salute e la sicurezza negli ambienti di lavoro conviene a tutti non solo per motivi etici ma anche per motivi economici. Sono consapevole che parlare di costi, quando si tratta un argomento così delicato, può essere visto da qualcuno come un modo cinico di affrontare l’argomento ma penso che se dimostriamo, ad un datore di lavoro o a un manager, che investendo in sicurezza ne trarrà vantaggio economico, avremo qualche possibilità in più di convincerlo a fare investimenti economici in prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali."
ARCHITA ENGINEERING supporta le aziende nella partecipazione al Bando ISI 2013, fornendo consulenza tecnica in materia di salute e sicurezza sul lavoro e predisponendo le perizie tecniche giurate necessarie per l’ottenimento dei contributi. Per maggiori informazioni, contattaci.
