PMI e carenza di competenze specializzate: l’indagine dell’UE
Un’indagine pubblicata a metà settembre dal Parlamento Europeo sottolinea quanto sia vitale per il successo delle piccole e medie imprese europee disporre di una forza lavoro altamente qualificata. I risultati di questa ricerca emergono in concomitanza con l'annuncio da parte della Commissione Europea di una serie di iniziative volte a supportare le PMI nel loro sforzo di accrescere la qualificazione dei lavoratori, tramite partnership su vasta scala all'interno del patto europeo per le competenze e altre misure indirizzate a colmare il divario di competenze all'interno delle imprese.
Le difficoltà delle PMI nel trovare professionalità ad elevata competenza
L'indagine rivela che il 95% delle piccole e medie imprese intervistate ritiene fondamentale per il proprio modello aziendale avere collaboratori dotati delle competenze adeguate. Questo dato riflette la crescente importanza delle competenze specializzate nell'ambiente aziendale.
La situazione descritta dalle rilevazioni del Parlamento Europeo è critica: il 74% delle PMI europee dichiara di avere problemi nella ricerca di competenze adeguate per almeno una posizione all'interno dell'organizzazione; inoltre, ben quattro su cinque segnala difficoltà nella ricerca delle competenze di cui necessitano.
Ma le sfide non si fermano qui. Una volta che queste competenze vengono individuate, il 53% delle PMI ha evidenziato difficoltà nel riuscire a trattenere questi talenti in azienda.
In particolare, l'Italia è uno dei paesi europei in cui questa problematica è più accentuata, con il 81% delle PMI che ha riportato questa difficoltà. Una carenza di competenze che sta mettendo a dura prova il tessuto imprenditoriale italiano.
Questi dati mettono in luce quanto sia cruciale affrontare il problema della mancanza di competenze specializzate nelle PMI europee, al fine di favorire la crescita economica e la competitività delle aziende nel continente.
Mancanza di competenza all’interno delle PMI: come l’UE affronta questa sfida?
Per affrontare la sfida della carenza di competenze, le PMI hanno già messo in atto una serie di strategie, tra cui sfruttare al meglio il talento interno attraverso pratiche come la mobilità del personale e la rotazione dei compiti. Inoltre, molte aziende stanno investendo maggiormente nella formazione e migliorando i vantaggi legati all'occupazione per attirare e trattenere il personale altamente qualificato.
Per semplificare il reclutamento di lavoratori con le giuste competenze, le PMI riconoscono la necessità di una maggiore collaborazione con i servizi pubblici per l'impiego (58%), strumenti più efficaci per valutare le competenze dei candidati (49%), una migliore comprensione del fabbisogno di competenze aziendali (46%) e procedure semplificate per il riconoscimento delle qualifiche straniere (38%).
A livello europeo, l'Unione Europea sta sostenendo l'espansione delle competenze e l'apprendimento continuo attraverso finanziamenti e politiche mirate. L'Anno Europeo delle Competenze ha messo in primo piano lo sviluppo delle competenze, e gli Stati membri si sono impegnati a garantire che almeno il 60% degli adulti partecipi ogni anno a programmi di formazione entro il 2030. Un considerevole budget di circa 65 miliardi di euro dell'UE è disponibile per sostenere l'istruzione, la formazione e lo sviluppo delle competenze. L'agenda per le competenze per l'Europa e il patto per le competenze hanno già contribuito a migliorare la formazione di imprese e lavoratori in tutta Europa, con un attuale impatto positivo su 2 milioni di persone.
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