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Logistica integrata: gli investimenti per il magazzino intelligente crescono in tutto il mondo

Foto di un operaio della logistica mentre scannerizza un imballaggio.
Capgemini diffonde il suo report sulle modalità di investimento delle grandi aziende nel mondo, alla luce dei fenomeni che hanno interessato trasversalmente tutti e cinque i continenti. Ne emerge una fotografia dell’innovazione che mostra nuove modalità di gestione delle risorse, dei processi e delle territorialità delle aziende coinvolte nella ricerca. Il campione considerato coinvolge 2000 aziende con un fatturato superiore al miliardo, provenienti da 15 paesi e che abbiano effettuato investimenti tra novembre e dicembre del 2022. Vediamo cosa è emerso.

Indice dei contenuti

  • Le preoccupazioni mondiale e la risposta dell’innovazione digitale
  • Le iniziative legate alla territorialità
  • La posizione italiana e le prospettive dell’Industria 4.0
  • Le agevolazioni alle imprese continuano
  • Cosa possiamo fare per te

Le preoccupazioni mondiali e la risposta dell’innovazione digitale

Stando a quanto riportato dal report, la gestione delle risorse in azienda è diventato il primo atto concreto di innovazione digitale. 
La preoccupazione dilagante per l'approvvigionamento del magazzino ha rappresentato la scintilla per il via libera agli investimenti per l’89% degli intervistati e colpisce il fatto che questa preoccupazione superi quella per l’aumento dei prezzi delle materie prime (67%) e dei rincari energetici (64%). 
Per far fronte alla maggiore preoccupazione, Capgemini registra un incremento del 10,4% sugli investimenti nelle tecnologie della supply chain da parte delle aziende intervistate. I bersagli degli interventi sono principalmente l’agilità, la trasparenza e la visibilità. Le statistiche raccontano che l’attenzione maggiore è legata agli interventi di potenziamento delle strutture IT (44% delle aziende intervistate parla di investimenti nell’area nei prossimi 12-18 mesi), mentre si registra un rallentamento per quanto riguarda l’automazione e la robotica (38% degli intervistati).

Le iniziative legate alla territorialità

Capgemini ha individuato una conferma nel cambio di tendenza, intravisto a partire dal 2020, rappresentato dal riportare entro i confini nazionali - o in prossimità di essi - parti del processo di filiera. Il fenomeno, noto come onshoring o nearshoring, identifica la necessità di riavvicinare i luoghi della produzione dell’offerta ai luoghi della domanda, con un’attenzione specifica riservata all’individuazione di fornitori dislocati su territori vicini all’azienda e alla diversificazione delle forniture su base geografica. Asia e Pacifico sono le zone più orientate a miglioramenti di tipo tecnologico e legati all’innovazione digitale dei processi, mentre l’Europa Occidentale conferma un maggiore interessa per diversificare la propria dipendenza produttiva.

La posizione italiana e le prospettive dell’Industria 4.0

Fuori dal report di Capgemini, scopriamo che, secondo l’Osservatorio Contract Logistics ”Gino Marchet” del Politecnico di Milano, nel nostro Paese il 72% delle aziende ha preso decisioni nell’ordine di potenziare le tecnologie della supply chain con azioni di digitization. Rientrano in questa categoria le iniziative di raccolta dati e archiviazione intelligente nelle varie fasi di processo, ovvero soluzioni nell’ambito del cloud storage, della sensoristica, del controllo dei varchi e degli accessi, ma anche tecnologie blockchain per certificare i dati raccolti. 
Tornando al report Capgemini, tuttavia, emerge un dato preoccupante per quanto riguarda il nostro Paese: i dati raccontano di una discreta diffidenza nei confronti della ripresa economica, timore che emerge in correlazione con le prospettive di disinvestimento per il 2023, che interessano il 45% del campione intervistato in Italia.

Le agevolazioni alle imprese continuano

In questo clima, però, non deve essere dimenticato lo sforzo profuso da più parti per contenere gli effetti della crisi. L’innovazione digitale si afferma, una volta di più, come la chiave per uscire dall’immobilismo causato dall’incertezza e lo strumento principe per l’upskilling - o il reskilling - dei dipendenti, oltre ad avere già ampiamente dimostrato di rappresentare un percorso utile a un nuovo e migliore posizionamento dell’azienda agli occhi del mercato.

Cosa possiamo fare per te

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