Patent Box 2021: Come Cambia la Norma con il Nuovo Decreto Fiscale
Nel decreto legge fiscale varato lo scorso fine settimana dal Consiglio dei Ministri, c’è anche la revisione del Patent Box. Il testo prevede il superamento del vecchio regime, con l’introduzione di una maggiorazione del 90% dei costi di ricerca e sviluppo sostenuti per i beni immateriali ai fini della tassazione.
Nel nuovo regime – che ha durata per cinque periodi d’imposta ed è irrevocabile e rinnovabile – rientrano anche i marchi d’impresa, che erano stati esclusi dall’agevolazione a partire dal 2019, in seguito alle indicazioni in materia date dall’Ocse.
Il regime andrà a sostituire il vecchio Patent Box, che prevedeva l’esclusione dalla base imponibile del 50% dei redditi derivanti dall’utilizzo di opere dell'ingegno.
Con il nuovo regime, invece, le imprese godono di una maggiorazione del 90% dei costi per le attività di ricerca e sviluppo riguardanti i beni immateriali. Questi includono anche le attività di ricerca e sviluppo svolte con altre società e con università, enti di ricerca e organismi equiparati.
La misura – che varrà anche per la determinazione del valore della produzione netta ai fini Irap – si applicherà alle opzioni esercitate a decorrere dalla data della sua entrata in vigore.
Il regime andrà a sostituire il vecchio Patent Box, che prevedeva l’esclusione dalla base imponibile del 50% dei redditi derivanti dall’utilizzo di opere dell'ingegno.
Con il nuovo regime, invece, le imprese godono di una maggiorazione del 90% dei costi per le attività di ricerca e sviluppo riguardanti i beni immateriali. Questi includono anche le attività di ricerca e sviluppo svolte con altre società e con università, enti di ricerca e organismi equiparati.
La misura – che varrà anche per la determinazione del valore della produzione netta ai fini Irap – si applicherà alle opzioni esercitate a decorrere dalla data della sua entrata in vigore.